domenica 30 novembre 2014

La regalità del viola











Il colore viola è stato associato alla regalità, al potere e alla ricchezza per secoli.

Il colore originale viola da cui il nome viola deriva, è il colore di un colorante a base di un mollusco che nell'antichità classica si poteva acquistare solo nella città commerciale fenicia di Tiro, che ora è l'attuale Libano; carissimo da produrre perché occorrevano 9.000 molluschi per creare un solo grammo di porpora di Tiro, è diventato un simbolo dei reali, perché solo i più ricchi potevano permetterselo.

Pensate che l'Imperatore romano del III secolo Aureliano  non avrebbe permesso alla moglie di comprare uno scialle di Tiro di seta viola, perché letteralmente costava il suo peso in oro.

Nell' Europa medievale i coloranti blu ancora erano rari e costosi, quindi solo i più ricchi o i nobili potevano permettersi di indossare abiti realizzati con tessuti di queste tonalità (contadini e più tardi operai  indossavano principalmente verde e marrone). Una certa gradazione o somiglianza con il blu reale indossato dall'aristocrazia ha poi decretato il successo del viola, molto indossato dai re nell' Europa medievale.

Nel 1856, a 18 anni, un chimico inglese, William Henry Perkin, accidentalmente creò un composto sintetico viola nel tentativo di sintetizzare il chinino, un farmaco anti-malaria . Notò che il composto poteva essere utilizzato per tingere i tessuti, così brevettò il colorante che fu poi prodotto sotto il nome di anilina viola e porpora di Tiro.

Una curiosità: la regina Elisabetta I proibiva a chiunque tranne alcuni stretti membri della famiglia reale di indossarlo.

E io non posso fare a meno di celebrarlo perché è il mio colore preferito!






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