Ormai è argomento pressoché quotidiano quello di quanto sia necessario semplificarsi la vita per vivere bene, non stressarsi, non esaurirsi, non scoppiare sotto la pressione dei mille impegni fisici o mentali che dobbiamo assolvere; ed ecco allora i miei consigli per un "beautiful living":
- imparare a non sacrificarsi sempre e comunque; troppi sacrifici danneggiano le relazioni: dare e avere tra le persone genera il rispetto reciproco. Si rafforza un rapporto.
- imparare a distinguere se il sacrificio è sempre utile. Spesso diamo diamo diamo perché pensiamo che sia la cosa giusta da fare, ma a volte non va. Le persone, bambini compresi, devono imparare a prendersi cura di sé e ad accettare il mondo e la vita anche se non sempre soddisfano ogni loro desiderio o capriccio, è una necessità.
- Non creare risentimento interno: se si continua a mettere tutti gli altri prima di noi, si può finire per sviluppare un risentimento verso tutti, perché si aspettano così tanto da noi, quando in realtà, avremmo avuto magari la possibilità di arginare le richieste.
- Per dare veramente il meglio di noi stessi, è necessario prendersi cura di sé. È possibile offrire solo se ci prende cura anche dei nostri bisogni.
- Il segreto sta sempre in un grande equilibrio tra egoismo e altruismo (naturalmente non mi riferisco alle scelte di volontariato che ciascuno di noi può fare); mi riferisco invece all'importanza che ha la bilancia del nostro quotidiano nel dare e nel ricevere.
- Per trovare un equilibrio: identificare l'attuale rapporto dare-avere. Se vuoi trovare un equilibrio devi infatti prima sapere in che percentuali sei sbilanciato nell'uno o nell'altro senso: 50/50? oppure 70/30?
- Stabilire il motivo dello squilibrio. Ti senti efficiente, onnipotente o forse non hai bisogno tu di tenere tutto e tutti sotto controllo? Oppure devi accontentare tutti? È necessario capirlo per affrontare la parte successiva.
- Se desideri essere ben voluto, coltivare qualità e competenze che attirino le persone a te, perché questo è molto diverso dal sentirsi obbligato a dire di sì.
- Non drammatizzate se ormai per consuetudine e abitudine qualcuno intorno a voi prende molto rispetto a quello che da: lo disorientereste; riprendetevi gradualmente, in modo fermo ma gentile tempo e risorse.
- L'obiettivo non deve essere quello di biasimare e diventare vittime, ma quello di ri-equilibrare i rapporti sbilanciati.
- Meglio avviare sempre un dialogo costruttivo, che una sterile lite, che finirebbe per banalizzare tutto e farvi sembrare aggressivi.
- Se la persona che avete di fronte ci tiene a voi, capirà che vale la pena, e perciò sarà ricettiva.
- Prendere l'abitudine di esprimere le vostre esigenze.
- Tutto sta nel far capire agli altri che anche loro devono essere lì per voi, fisicamente ed emotivamente, nella stessa misura in cui voi siete lì per loro. Questo è l'unico modo per onorare un buon rapporto che sia degno di essere definito tale.
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