Ingegnere civile di formazione coltiva una serie di interessi complementari: la fotografia, la meccanica, lo studio dei materiali e delle tecnologie di trasformazione; da alcuni anni ha deciso di traslare le precedenti conoscenze nell'ambito del design dedicandosi completamente a questa affascinante attività.
Questo è il suo ultimo lavoro: la Lampada Zep è un progetto di una luce da scrivania a braccio regolabile, basso consumo energetico e forte caratterizzazione iconografica. Il nome suggerisce immediatamente la similitudine del dispositivo con il profilo di uno Zeppelin, i dirigibili da trasporto che costituirono i voli di linea d'inizio Novecento. Con questo simbolo ha voluto racchiudere il suo amore per la tradizione industriale, l'estro manifatturiero e lo spirito pioneristico dell'Europa del secolo scorso.
Questi i caratteri distintivi di questo prodotto:
LUCE DIFFUSA. Un obiettivo forte che mi ero prefissato era ottenere una luce morbida e diffusa in un ambito, la scrivania, da sempre dominio incontrastato delle luci dure e direzionali dei proiettori. Il requisito funzionale si sposava perfettamente con il riferimento alle areonavi tedesche ed è nato il diffusore in tela su armatura metallica brasata dalla caratteristica forma di Zeppelin.
LUNGO BRACCIO MOBILE. Il particolare tipo di illuminazione richiede un posizionamento del diffusore più alto del consueto per ottenere una distribuzione non concentrata, ma su tutto il piano di lavoro. Inoltre l'assenza di paraluce laterale richiede che il corpo illuminante sia sopraelevato rispetto all'altezza degli occhi dell'utente, per non provocarne l'abbagliamento. Per venire incontro a questa esigenza nasce il lungo braccio mobile che porta la sorgente di luce fino a ben un metro dal piano di appoggio.
MATERIALI TRADIZIONALI. La gran parte della struttura è costruita con acciaio brunito e non verniciato, con una finitura tipica delle canne di fucile, mentre gli inserti funzionali, i distanziatori, i tiranti e i contrappesi sono ottenuti mediante ottone tornito e lucidato, su cui il tempo lascerà la sua naturale patina. La forgiatura a mano su incudine e la brasatura alla fiamma ossi-acetilenica sono alcuni dei procedimenti tradizionali che hanno permesso di superare al meglio le problematiche realizzative.
PRODUZIONE ARTIGIANALE. Tutto l'oggetto è realizzato da lui nel suo laboratorio. Questo non è casuale, ma essenziale per un modo di progettare che migra continuamente idee e temi dalla pratica diretta alla profonda conoscenza delle tecnologie di lavorazione. A causa dell'estrema specializzazione delle mansioni nel mondo del design attuale, gli ambiti della progettazione e della produzione sono spesso comparti stagni separati, senza che ci sia un utile osmosi di ispirazioni.
INNOVAZIONE E RISPARMIO ENERGETICO. Grazie all'utilizzo della tecnologia LED, la lampada assorbe solo 40 watt di potenza, a fronte di una notevole quantità di luce resa, che ne fa anche un valido sostituto per l'illuminazione dell'intero ambiente dove è posta. Per questo i led sono divisi in due gruppi che possono essere accesi indipendentemente in tre configurazioni:
1° illuminazione del solo piano di studio con metà della potenza e del consumo,
2° solo una gentile luce ambientale rivolta verso l'alto
3° con tutte le sorgenti accese per la massima resa.
Attualmente sta distribuendo una serie limitata costituita da 12 esemplari.
Attualmente sta distribuendo una serie limitata costituita da 12 esemplari.
Chi mi conosce sa che non pubblico nulla che non mi piaccia moltissimo; ho rifiutato diverse volte nonostante mi abbiano proposto compensi, perché se non sono convinta, non passa nulla... sul mio blog!
Ma questa lampada la trovo stupenda, ha un aspetto industriale, vintage ma pulito, netto, eclettico, il colore grigio canna di fucile dell'acciaio, i dettagli in ottone, e un pò l'aspetto evocano... le ambientazioni dei romanzi di Giulio Verne!
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