Il boutis o trapunta o matelassé o quilted o cushioned è un'antica tecnica di cucito a mano, veniva prevalentemente lavorata a Marsiglia (ecco perché spesso i boutis si definiscono provenzali).
Una curiosità: il boutis ha una storia importante. Che comincia in un porto: quello di Marsiglia.
Nel XVII secolo la Compagnia delle Indie sbarca in Europa con prodotti sconosciuti. Tra questi le indiennes, stoffe che sembrano dipinti. E poi tele bianche, le prime lavabili, per l'epoca un dettaglio non di poco conto, i calicò di cotone leggero, il famoso percalle decorato a stampa sempre in fibra di cotone.
L’imprenditoria dell’epoca non si lascia sfuggire l’occasione: mettendo a frutto le competenze francesi elabora quelle stoffe e le trasforma in prodotti artigianali che faranno scuola sia in Provenza che altrove nel Vecchio Continente, fino all’avvento nel XIX secolo dell’industrializzazione. Il boutis provenzale nasce quindi nei laboratori sorti nei dintorni di Marsiglia e all’inizio è lavorato esclusivamente in bianco.
Il disegno si cuce tra due strati di cotone (o altri tessuti come seta, velluto, ect.) e a volte uno strato interno di imbottitura, così che i rilievi conferiscono una serie di ombre e luci che rappresentano proprio il fascino di questa lavorazione. Non è un caso infatti che si predilige il monocolore, o al massimo, una bordatura in tinta contrastante.
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