Io invece penso che sarebbe auspicabile che la nostra felicità dipendesse più da noi che dagli altri; conquistare la felicità può essere diverso per ognuno di noi.
Le nostre passioni, aspettative, esperienze di vita, e anche le nostre personalità contribuiscono a definire lo standard o il livello di felicità che vogliamo sperimentare nella nostra vita. Alcuni trovano la felicità nella carriera, mentre altri preferiscono la felicità trovata nel matrimonio.
Non importa come si definisce la felicità. Ci sono alcune strategie universali e provate nel tempo per portare e sostenere più felicità nella vita.
Forse ricette universali non esistono però ci sono dei modi di vivere una vita felice che possono essere adattati e anche personalizzati per soddisfare le vostre esigenze. Nel corso del tempo, queste strategie diventeranno abitudini positive che cambiano la vita, che iniziano a portare più felicità, gioia e relax nella vostra vita.
1. Inquadrare la situazione in modo corretto
Alcuni di noi vedono il bicchiere mezzo pieno, mentre altri vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto. La prossima volta che sei travolto nel traffico, comincia a pensare a quanto è bello avere qualche istante per riflettere sulla giornata, concentrarsi su un problema che hai cercato di risolvere, o fare brainstorming sulla prossima grande idea. La prossima volta che capiti nella fila lenta al supermercato, invece di sbuffare cogli l'occasione per prendere una rivista e leggere qualcosa random. Regola importante: inquadrare in modo giusto e corretto la situazione. Ovvero NON ESAGERARE! Alla fine della giornata questo vi aiuterà ad essere molto meno stressati. Prendetevi il tempo per cominciare a notare ciò che è giusto e il mondo cambierà gradualmente davanti ai vostri occhi.
2. Gratitudine
Forse la gratitudine è il parametro della grandezza umana. (Adolfo L'Arco).
Quante volte dite la parola "grazie" in un giorno? Quante volte sentite la parola grazie in un giorno? Imparare ad essere grati è un allenamento, un esercizio indispensabile per "alleggerire" l'aria intorno a voi e ricevere quindi come feedback gioia e felicità. E' stimolante per chi vi sta intorno avere una persona riconoscente: li rende più ben disposti nei vostri confronti.
3. Percezione di sé
La percezione del proprio valore, insieme alle capacità possedute, è estremamente rilevante per affrontare problemi e difficoltà; per impegnarsi in campi nuovi; in altre parole, per poter vivere, sapendo bene quanto le situazioni nuove o la diversità in genere facciano continuamente capolino anche nelle azioni più abitudinarie e note della giornata. Non sono le difficoltà superate a dimostrare che si vale, ma al contrario è la convinzione di valere che consente di superarle; come osservava già Seneca: «Non è perché le cose sono difficili che noi non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili». Senza tale fiducia di fondo, la novità propria della vita con la sua imprevedibilità o i suoi cambiamenti rischierebbero di trasformarsi in un incomodo da evitare a tutti i costi.
Un modo per realizzare il flusso di una vera e sana felicità è quello di capire e individuare i nostri punti di forza e i nostri valori fondamentali. E poi iniziare a utilizzare questi tutti i giorni. Una volta consapevoli dei nostri punti di forza possiamo meglio integrarli in tutti gli aspetti della nostra vita. Attenzione però: qualità positive (tutti ne abbiamo qualcuna, anche quando gli altri non ce lo riconoscono perché le abbiamo sepolte sotto quelle negative).
Il problema di base sta dunque nei criteri di interpretazione e di valutazione, perché è in quella sede che si decide che questa difficoltà o il tale insuccesso costituiscono anche un problema per la stima di sé. Situazioni pur obiettivamente difficili vengono affrontate adeguatamente se alla base c'è la convinzione che possano essere superate: questo porta a un diverso tipo di motivazione e atteggiamento nei confronti di ciò che si sta per affrontare, costituendo una differenza capitale rispetto a chi si ritiene fin dall'inizio inadeguato. (Si pensi a un atleta che, prima di iniziare una gara,
continuasse a ripetersi: «Non ce la farò mai, non ce la farò mai!») È facile immaginare come le cose andranno a finire.
4. Gentilezza
Non c'è dubbio che semplicemente sviluppando la gentilezza si genera uno o più stati d'animo positivi e aumenta il desiderio per noi di compiere buone azioni in modo semplice libero gratuito. E' stata insegnata dal Buddha ai suoi discepoli per sviluppare un atteggiamento di premurosità, benevolenza e affetto nei confronti di sé e degli altri. La gentilezza è davvero contagiosa e l'impegno di essere gentile sia con noi stessi che con gli altri è altamente gratificante: possiamo sperimentare una sottile gioia, felicità e un nuovo entusiasmo per la nostra vita. Promuove aspetti del benessere: premurosità, benevolenza, affetto, amore. Si tratta di uno stato mentale completamente disinteressato e puro che reca profitto a noi stessi e agli altri e non c'è modo migliore per conoscerlo che sperimentarlo.
5. Trascorrere del tempo con gli amici
Anche se una vita sociale ricca, varia e romantica non garantisce di per sé gioia, ha un enorme impatto sulla nostra felicità. Impara a passare il tempo con i tuoi amici e fare delle amicizie una priorità nella vostra vita. Il mio consiglio però è quello di verificare che gli amici siano quelli che veramente conoscono tutto di te e, grazie a questo, non hanno bisogno di scuse o giustificazioni.
6. Assaporare ogni momento
Essere in questo momento è vivere il momento. Troppo spesso stiamo pensando in anticipo o in vista del prossimo evento o circostanza nella nostra vita, non apprezzando il "qui e ora." Quando riusciamo ad assaporare ogni momento, stiamo gustando la felicità nella nostra vita.
7. Riposare
Ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di tempo per capire, comprendere, e orientarci, per decomprimere; è un buon inizio per fare ordine nella mente. La vita ha ormai nel mondo occidentale un ritmo quasi ossessivo-coatto, a volte molto duro e veloce. Stanchezza, stress e nervosismo possono iniziare a stabilirsi in forma permanente su di noi più velocemente di quanto possiamo pensare. Il miglior rimedio per questo è davvero riposare e rilassarsi. O addirittura annoiarsi: l’ozio, non un vizio, ma l’abilità di riflettere senza necessariamente agire. Un valore per persone e aziende, ed una pratica ambientale.
8. Muoversi
Per migliorare l'umore e il benessere psico-fisico un pò di esercizio non può mancare: eleva il vostro umore e migliora l'autostima e la fiducia. Ma se le giornate sembrano sempre più corte rispetto a tutti gli impegni che abbiamo, sarà poi così facile?
9. Avere una volto felice
Parafrasando il famoso detto: gente allegra il ciel l'aiuta...
Il sorriso irradia tranquillità, serenità (perché rimanda alle nostre prime esperienze di vita). La gente che sorride tende a cavarsela meglio, a insegnare meglio, a vendere meglio e a crescere figli più felici. C’è più comunicazione in un sorriso che in una minaccia. Perché l’incoraggiamento è un sistema educativo più efficace della repressione. L’effetto del sorriso è veramente potente. Se volete che la gente sia contenta di stare con voi... sorridete! A volte dobbiamo fingere: non sto suggerendo che dobbiamo essere falsi, stereotipati, ingannevoli o non autentici, ma sto dicendo che, a volte, abbiamo solo bisogno di mettere su una faccia un pò meno triste e continuare ad andare avanti. I ricercatori sostengono che sorridendo ci creiamo una aura easy & friendly che può contribuire a rendere più sopportabile qualche momento di amarezza, di difficoltà, e alla fine renderci davvero meno infelici. O ci si sforza di sorridere o ci si deve sforzare di fischiettare. Come se fossimo veramente felici, insomma. E questo vi porterà ad esserlo davvero, fidatevi. Ricordatevi sempre che l’azione segue lo stato d’animo, ma in realtà azione e stato d’animo sono contemporanei; e controllando l’azione, che dipende direttamente dalla volontà, si può controllare indirettamente anche lo stato d’animo.
10. Perseguire i vostri obiettivi
L'assenza di obiettivi nella nostra vita ci fa sentire come bloccati e inefficaci. Il perseguimento degli obiettivi nella nostra vita personale, nei nostri rapporti, o nel nostro lavoro, è la differenza tra l'avere una vita mediocre o una vita piena di esperienze, passione ed entusiasmo.
11. Ricorda il bambino che eri
Un modo per ri-trovare o mantenere la vostra felicità è ricordare la bambina o il ragazzo che eri e giocare, giocare, giocare (ogni volta che è possibile): piccoli ridotti momenti antistress che ci faranno sorridere e ci metteranno di buon umore!
12. Dentro o Fuori?
Ma la felicità è davvero creata da qualcosa o da qualcuno esterno a noi? Sarebbe la nostra fine! Essere felici è un’abilità che si può imparare, è saper godere di ciò che si ha oggi, nel proprio presente, senza rimandare la felicità ad un domani rischiando di sfuggire alle nostre esperienze.
Si parla molto di quanto non si ha abbastanza, di quanto si desidera di più o di diverso e questo è l’infelicità, è vedere un orizzonte sempre grigio, è preoccuparsi e lamentarsi di continuo, è chiudersi agli altri, è vivere tesi e contratti, è non respirare, è temere il futuro, è non godere il presente.
Il problema di base sta dunque nei criteri di interpretazione e di valutazione, perché è in quella sede che si decide che questa difficoltà o il tale insuccesso costituiscono anche un problema per la stima di sé. Situazioni pur obiettivamente difficili vengono affrontate adeguatamente se alla base c'è la convinzione che possano essere superate: questo porta a un diverso tipo di motivazione e atteggiamento nei confronti di ciò che si sta per affrontare, costituendo una differenza capitale rispetto a chi si ritiene fin dall'inizio inadeguato. (Si pensi a un atleta che, prima di iniziare una gara,
continuasse a ripetersi: «Non ce la farò mai, non ce la farò mai!») È facile immaginare come le cose andranno a finire.
4. Gentilezza
Non c'è dubbio che semplicemente sviluppando la gentilezza si genera uno o più stati d'animo positivi e aumenta il desiderio per noi di compiere buone azioni in modo semplice libero gratuito. E' stata insegnata dal Buddha ai suoi discepoli per sviluppare un atteggiamento di premurosità, benevolenza e affetto nei confronti di sé e degli altri. La gentilezza è davvero contagiosa e l'impegno di essere gentile sia con noi stessi che con gli altri è altamente gratificante: possiamo sperimentare una sottile gioia, felicità e un nuovo entusiasmo per la nostra vita. Promuove aspetti del benessere: premurosità, benevolenza, affetto, amore. Si tratta di uno stato mentale completamente disinteressato e puro che reca profitto a noi stessi e agli altri e non c'è modo migliore per conoscerlo che sperimentarlo.
5. Trascorrere del tempo con gli amici
Anche se una vita sociale ricca, varia e romantica non garantisce di per sé gioia, ha un enorme impatto sulla nostra felicità. Impara a passare il tempo con i tuoi amici e fare delle amicizie una priorità nella vostra vita. Il mio consiglio però è quello di verificare che gli amici siano quelli che veramente conoscono tutto di te e, grazie a questo, non hanno bisogno di scuse o giustificazioni.
6. Assaporare ogni momento
Essere in questo momento è vivere il momento. Troppo spesso stiamo pensando in anticipo o in vista del prossimo evento o circostanza nella nostra vita, non apprezzando il "qui e ora." Quando riusciamo ad assaporare ogni momento, stiamo gustando la felicità nella nostra vita.
7. Riposare
Ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di tempo per capire, comprendere, e orientarci, per decomprimere; è un buon inizio per fare ordine nella mente. La vita ha ormai nel mondo occidentale un ritmo quasi ossessivo-coatto, a volte molto duro e veloce. Stanchezza, stress e nervosismo possono iniziare a stabilirsi in forma permanente su di noi più velocemente di quanto possiamo pensare. Il miglior rimedio per questo è davvero riposare e rilassarsi. O addirittura annoiarsi: l’ozio, non un vizio, ma l’abilità di riflettere senza necessariamente agire. Un valore per persone e aziende, ed una pratica ambientale.
8. Muoversi
Per migliorare l'umore e il benessere psico-fisico un pò di esercizio non può mancare: eleva il vostro umore e migliora l'autostima e la fiducia. Ma se le giornate sembrano sempre più corte rispetto a tutti gli impegni che abbiamo, sarà poi così facile?
9. Avere una volto felice
Parafrasando il famoso detto: gente allegra il ciel l'aiuta...
Il sorriso irradia tranquillità, serenità (perché rimanda alle nostre prime esperienze di vita). La gente che sorride tende a cavarsela meglio, a insegnare meglio, a vendere meglio e a crescere figli più felici. C’è più comunicazione in un sorriso che in una minaccia. Perché l’incoraggiamento è un sistema educativo più efficace della repressione. L’effetto del sorriso è veramente potente. Se volete che la gente sia contenta di stare con voi... sorridete! A volte dobbiamo fingere: non sto suggerendo che dobbiamo essere falsi, stereotipati, ingannevoli o non autentici, ma sto dicendo che, a volte, abbiamo solo bisogno di mettere su una faccia un pò meno triste e continuare ad andare avanti. I ricercatori sostengono che sorridendo ci creiamo una aura easy & friendly che può contribuire a rendere più sopportabile qualche momento di amarezza, di difficoltà, e alla fine renderci davvero meno infelici. O ci si sforza di sorridere o ci si deve sforzare di fischiettare. Come se fossimo veramente felici, insomma. E questo vi porterà ad esserlo davvero, fidatevi. Ricordatevi sempre che l’azione segue lo stato d’animo, ma in realtà azione e stato d’animo sono contemporanei; e controllando l’azione, che dipende direttamente dalla volontà, si può controllare indirettamente anche lo stato d’animo.
10. Perseguire i vostri obiettivi
L'assenza di obiettivi nella nostra vita ci fa sentire come bloccati e inefficaci. Il perseguimento degli obiettivi nella nostra vita personale, nei nostri rapporti, o nel nostro lavoro, è la differenza tra l'avere una vita mediocre o una vita piena di esperienze, passione ed entusiasmo.
11. Ricorda il bambino che eri
Un modo per ri-trovare o mantenere la vostra felicità è ricordare la bambina o il ragazzo che eri e giocare, giocare, giocare (ogni volta che è possibile): piccoli ridotti momenti antistress che ci faranno sorridere e ci metteranno di buon umore!
12. Dentro o Fuori?
Ma la felicità è davvero creata da qualcosa o da qualcuno esterno a noi? Sarebbe la nostra fine! Essere felici è un’abilità che si può imparare, è saper godere di ciò che si ha oggi, nel proprio presente, senza rimandare la felicità ad un domani rischiando di sfuggire alle nostre esperienze.
Si parla molto di quanto non si ha abbastanza, di quanto si desidera di più o di diverso e questo è l’infelicità, è vedere un orizzonte sempre grigio, è preoccuparsi e lamentarsi di continuo, è chiudersi agli altri, è vivere tesi e contratti, è non respirare, è temere il futuro, è non godere il presente.