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venerdì 22 agosto 2014

Schiarire il Legno

Colgo l'occasione così rispondo anche alle numerose richieste di come "schiarire" o "sbiancare" il legno.

Nei bellissimi esempi riportati potete vedere anche come si possa schiarire a tratti e non tutto il mobile. 









   

  








Uno dei metodi più diffusi è quello che prevede l'uso dell'acqua ossigenata.

L'acqua ossigenata che useremo però, non è quella a 20 volumi (a volte presente in tutte le case). Quella che ci occorre è molto più forte e potente. Si tratta di acqua ossigenata a 100 o 130 volumi.

E' sbiancante, igienizzante, disinfettante, assolutamente biodegradabile.
Per contro si tratta di una sostanza molto pericolosa che bisogna imparare a trattare. L'acqua ossigenata a 130 volumi favorisce la combustione, provoca ustioni, è corrosiva.

La sua pericolosità è equiparabile a quella dell'acido muriatico. Questo non significa che non si possa utilizzare, ma che è importante capire rischi e pericoli nel manipolarla.

Pertanto chi decidesse di usarla deve ricordarsi di riporla in luogo fresco e soprattutto lontano dalla portata di bambini e animali. Non trascurare nemmeno la sua azione corrosiva, quindi evitiamo di toccarla con le mani, attenzione a occhi e epidermide.

E' una sostanza che viene impiegata per sbiancare il legno, perciò è facile trovarla nei negozi fai-da-te, bricolage e hobbistica. In tutti i punti dove si lavora il legno. Molte ferramenta ne sono fornite. In caso di difficoltà si può acquistare anche online e nelle farmacie disposte a fornircela.
Attenzione però, l'acqua ossigenata da farmacia è un prodotto costoso, pertanto mezzo litro può costare anche 7 euro contro i 3 euro al litro di quella impiegata in hobbistica.

L'acqua ossigenata è la sostanza schiarente più consigliabile dal momento che non danneggia le fibre legnose, è adatta a tutte le essenze. L'acqua ossigenata ad alte concentrazioni (60-130 volumi) va diluita leggermente, ad esempio con l'ammoniaca.

L'acqua ossigenata ossidando le sostanze coloranti del legno ne provoca la decolorazione.

L'acqua ossigenata si passa sul legno con uno straccio non di cotone poiché questa fibra si degrada e si decompone facilmente a contatto con essa.

Nota di Massimo Bertucelli - Per la sbiancatura del legno, ho utilizzato una soluzione ottenuta componendo al 95% acqua ossigenata a 100 volumi e per il rimanente 5% ammoniaca pura.

Altre sostanze sbiancanti sono:

Candeggina: Tecnicamente Ipoclorito di sodio in concentrazione al 12%. Prima dell'uso questa va ulteriormente diluita in proporzione variabile (1:1, 1:3). Chiaramente una maggiore diluizione ha un potere sbiancante inferiore, ma si evita quella colorazione giallastra tipica della candeggina.

Acido Ossalico: è un acido organico molto tossico da diluire in acqua o alcool. Se usato a caldo il suo potere decolorante aumenta. Dopo il trattamento il legno deve essere accuratamente lavato.

Idrosolfito di Sodio: si usa in soluzione acquosa la 10% che ne potenzia gli effetti. Anche in questo caso, dopo il trattamento il legno va lavato.

Permanganato di potassio: Si presenta sotto l'aspetto di un sale color violetto solubile in acqua. E' un potente sbiancante, ma di uso disagevole. Infatti l'applicazione sul legno, lascia incrostazioni saline che vanno poi rimosse con acido cloridico. E' necessario poi lavare abbondantemente con acqua.


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