Una delle cose più simpatiche da regalare il 6 Gennaio ai bambini, ma anche agli adulti, è la Calza della Befana, opportunamente "imbottita" di chili di leccornie!
Richiesta a furor di popolo, dopo qualche anno di ingiusto esilio, la ricorrenza della Befana ritorna il 6 gennaio per mettere fine al ciclo dei dodici giorni successivi al Natale. I Romani credevano che in queste dodici notti, figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri.
Richiesta a furor di popolo, dopo qualche anno di ingiusto esilio, la ricorrenza della Befana ritorna il 6 gennaio per mettere fine al ciclo dei dodici giorni successivi al Natale. I Romani credevano che in queste dodici notti, figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri.
Nella più pura tradizione popolare la befana, scende nelle case attraverso le cappe dei camini, e distribuisce due tipi di doni: quelli buoni che sono il presagio di buone novità della stagione che verrà e il carbone, che, invece, è il residuo del passato.
"La Befana ha portato un po’ di carbone perché siete stati un pò cattivi, però, ha portato anche i dolci perché dovete essere buoni": erano e credo sono ancora queste le frasi che accompagnavano e accompagnano la mattina del 6 Gennaio l’apertura delle calze dove, immancabilmente tra dolci, monete di cioccolato, caramelle, arance candite e rivestite di cioccolata (le mie preferite), trovava e trova posto ahimé anche il carbone!
Nella Befana si possono trovare, dunque, i presagi delle buone novità della primavera, la stagione da tutti attesa, simboleggiati dai doni infilati nella calza di lana (un indumento, non scelto a caso, e, peraltro, fondamentale, nelle campagne, per affrontare il cammino e il lavoro dell’anno nuovo).
Molti, in questo culto, rintracciano il mito della Dea genitrice primordiale, signora della vita e della morte, della rigenerazione della Natura.
Per altri la Befana riassume l’immagine della Dea antenata custode del focolare, luogo sacro della casa. E non è un caso se si serve, proprio dei camini, per introdurre l’allegria nelle case, svolazzando con la sua fantastica scopa.
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