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domenica 23 aprile 2017

Smart Working




La casa, grazie ad arredi, accessori, strumenti innovativi e connessioni Internet, per i lavoratori autonomi si può trasformare in un vero e proprio ufficio dotato di ogni comfort.

Si chiama Smart Working (letteralmente lavoro agile): una delle grandi rivoluzioni del mondo del lavoro è proprio la possibilità di lavorare da casa (o da qualsiasi altro luogo), senza dover trascorrere gran parte della giornata in ufficio.

Liberi professionisti e lavoratori indipendenti oggi sono in forte aumento; secondo i dati Eurostat circa 3,6 milioni di italiani sono lavoratori autonomi. Questo fenomeno nell’arco del 2016 è quasi raddoppiato, stando ai dati anche il 30% delle grandi organizzazioni ha avviato nell’ultimo anno progetti strutturati in ambito Smart Working, superando così il 17% del 2015. Nasce, quindi, l’esigenza di ricavare soluzioni lavorative smart anche all’interno della propria casa. La nuova frontiera è il “SoHo”, acronimo di Small Office Home Office, dove piccoli spazi della casa si
trasformano in piccoli uffici pratici ed essenziali, innovativi e di design.

Una soluzione interessante è data dalla creazione di uno spazio di lavoro orizzontale con un sistema verticale per inserire tutto ciò che serve, senza avere file e pile di libri e documenti, giornali o altro che invaderebbe tutto lo spazio utile.

Connessione ad Internet

Perché si possa lavorare efficientemente, la prima cosa è un’ottima connessione ad Internet, necessaria per navigare, comunicare, inviare e-mail e requisito fondamentale per tutte le nuove professioni del digitale. Oggi per garantire la copertura a banda larga sempre più performante si sta diffondendo la fibra ottica, non ancora disponibile in tutte le città italiane, che consente di raggiungere una velocità di download di 100, 300 o persino 500 Mega.

Il computer

Scegliere un buon computer, che sia desktop, ultrabook, all-in-one o notebook, è importante che supporti adeguatamente gli applicativi da installare in base al tipo di lavoro e che abbia un sistema operativo di ultima generazione, performante e in grado anche di garantire la massima sicurezza e protezione dei dati. Scegliere soluzioni che riducano o addirittura eliminino gli ingombri di monitor, tastiera, stampanti, modem, cavi, ect.

Per chi lavora da casa è infine molto importante non trascurare la presenza di una corretta e adeguata luce artificiale e soprattutto la comodità, l’ergonomia, che deve essere garantita da seduta e scrivania. Secondo alcune stime, infatti, le disfunzioni posturali in ufficio rappresentano la prima voce di spesa per la sanità pubblica. Il lavoro al desk occupa spesso più di 7/8 ore al giorno, per questo non bisogna mai trascurare la postura, dotandosi eventualmente di sedute ergonomiche o con funzionalità massaggianti, e magari anche di attrezzi “speciali”, che permettono di fare movimento mentre si continua a lavorare. E per l’aria, per il microclima indoor, utili i depuratori per ambiente.

Per chi lavora da casa e trascorre molte ore al computer, alcune regole sono importanti per la salute:
  • Mantenere una corretta distanza tra PC e volto
  • Posizionare il monitor poco sopra l’altezza degli occhi
  • Mantenere una corretta postura ed evitare i movimenti ripetitivi
  • Fare 20 secondi di pausa ogni 20 minuti di lavoro, distogliendo lo sguardo dal PC
  • Camminare durante le pause 
  • Regolare la luminosità dello schermo
  • Non lavorare con poca luce
  • Aprire le finestre e depurare l’aria
  • Ritagliarsi del tempo per fare un po’ di esercizio fisico prima o dopo il lavoro

L'ufficio ideale quindi? Quello che sta a casa!
Ma avete pensato a quanti vantaggi ci sono nel lavorare da casa?

Per esempio:
1° si può rispondere in pigiama (telefono computer fax): è pigrizia? Sì
2° si può teoricamente lavorare solo quando si può o si vuole
3° si possono accudire i bambini piccoli
4° nessun collega, capo, ect. che controlla
5° si riducono a zero spese e tempi per gli spostamenti
6° flessibilità e libertà di orari, pause, pasti, ect.
7° si evitano i tempi morti di andata e ritorno dall'ufficio
8° si riduce così anche lo stress


prima cosa: un bello spazio organizzato


seconda cosa: un spazio pulito


terza cosa: un spazio luminoso


quarta cosa: un spazio invitante


quinta cosa: un spazio di design


sesta cosa: un spazio di fascino


settima cosa: un spazio invitante

un tavolo attrezzatissimo per non sbagliare


senza però rinunciare a stile e design


organizzarsi con uno stile industrial vintage

soluzione parete intera per due persone


cavalletti e piano in cristallo


un piano in vetro su due cavalletti


importante la luce sia naturale che artificiale


 soluzione ad angolo per una casa in stile classico


spazio di lavoro ben strutturato nel soggiorno


spazio di lavoro rubato alla sala da pranzo


spazio di lavoro in stile industrial vintage nel soggiorno


tutto l'indispensabile pensile sulla parete

con il tavolo su rotelle l'ufficio è anche spostabile

uno sguardo dalla finestra per la pausa?


duplex e plurifunzionale

sempre carine le idee country di questa blogger: funkyjunkinteriors.blog


questa soluzione prefabbricata si chiama: The Office Pod






sabato 1 aprile 2017

Mettere a posto in casa? Come dove quando perché





10 regole per sopravvivere al disordine quotidiano

Cominciate a valutare seriamente se ciò che possedete ha più importanza di voi che vivete lo spazio della vostra casa... Lo spazio (un pò come il tempo) sta diventando il più grande lusso del nostro tempo. Ed io cerco continuamente di dimostrare che la qualità dello spazio non necessariamente "dipende" dalla quantità dello spazio di cui si dispone.

Ma a quanto sembra lo spazio non basta mai in casa...
Vi sentite sommersi dalle vostre cose? Ecco come imparare a trovare e riporre con più facilità gli oggetti.




1. Imparare a conoscere le zone "produttive" e quelle "improduttive"

Le zone produttive sono quei luoghi di casa in cui si passa o dove oggetti e mobili, contenuto e contenitori, si toccano tutti i giorni, come ad esempio l’ingresso, il bagno, la cucina e le stoviglie di tutti i giorni, e in generale tutto ciò di cui abbiamo bisogno quotidianamente.

Le zone improduttive sono gli spazi di casa usati con una frequenza minore, perché, ad esempio, contengono i cambi stagionali, le stoviglie di rappresentanza meno usate, scarpe a abiti che non indossiamo più, le collezioni, i libri già letti, ect.

Un errore comune che viene commesso quando si cerca di organizzare le cose è quello di riempire le zone produttive con oggetti che non servono di frequente. (Esempio: non tenete le lampadine di scorta nel primo cassetto della cucina se in realtà ne avete bisogno solo ogni tanto! Non tenete le decorazioni natalizie nel cassetto del soggiorno, tanto le tirate fuori solo a Dicembre!).

2. Riporre con maggiore semplicità

Quando si tratta di tirare fuori qualcosa non ci sono problemi – non importa dove si trova – quando però è il momento di riporre e riordinare, siamo tutti un po’ pigri. Pensateci: è la cosa più importante, possiamo trarre beneficio tutti da questa regola.

Per aumentare le probabilità che le cose tornino al loro posto, verificate che spazi anche piccoli o nicchie possano diventare luoghi pratici da sfruttare al massimo per riporre in ordine oggetti e vestiti, utilizzate scatole o contenitori magari etichettandoli, ceste ampie comode e facili da raggiungere (riescono a contenere un impressionante numero di oggetti), semplici sistemi di archiviazione e ganci alla parete per gli oggetti usati di frequente.

3. Rendere belle le soluzioni aperte, scaffali, ripiani, librerie, su cui disporre le cose

Ogni casa ha a disposizione una serie di soluzioni aperte e chiuse in cui riporre gli oggetti. Ciò che decidete di mettere sugli scaffali a vista dovrebbe però essere visivamente piacevole. In salotto, le mensole sono un buon posto per i libri (disposti in base alle gradazioni di colore, per esempio) e gli oggetti graziosi, ma non sono certo per i giochi da tavolo in cattive condizioni o per un mucchio di videogame. Allo stesso modo in cucina, sulle mensole a vista vanno disposti i set di bicchieri o le tazze preferite, non i contenitori in plastica per alimenti, per carità!

4. Trovare le cose con più facilità

I barattoli trasparenti sono perfetti per riconoscerne il contenuto a colpo d’occhio e i cesti aperti possono riunire gli oggetti sfusi pur consentendo di guardarci dentro.

Se utilizzate contenitori che non sono trasparenti, assicuratevi di etichettarli in maniera chiara oppure per esempio potete anche attaccare una fotografia del loro contenuto (le macchine fotografiche istantanee erano ideali a tal proposito).

5. Raggruppare in base alla funzione

A tal proposito mi viene in mente il kit di pronto soccorso: quando avete bisogno di un cerotto, potrebbe anche servirvi una pomata antibiotica, magari una pinzetta per togliere una scheggia e delle garze; in un kit di pronto soccorso tutto il necessario per curare una ferita si trova in un unico posto.

Quando dovete organizzare le vostre cose, tenete a mente questo esempio e raggruppate tutto ciò che vi serve per svolgere un compito nello stesso posto. Potreste creare una scatola con i medicinali, un’altra con le forniture da ufficio, una con gli stampi e le decorazioni per i biscotti, ecc.

6. Creare una “stazione di passaggio”

Tutti noi abbiamo un certo numero di oggetti che sono costantemente di passaggio: il libro che si sta leggendo, la borsa e le chiavi di casa, il guinzaglio del cane, l'ombrello, gli occhiali da sole. Invece di parcheggiarli in giro, create uno spazio dedicato che vi permetta di gestirli e di tenerli in ordine. Se avete spazio all’ingresso, questo è il posto più logico in cui sistemarli: alcuni vassoi su un ripiano e alcuni ganci a parete dovrebbero risolvere.

7. Suddividere l’interno dei cassetti

I cassetti sono un invito all’accumulo. Non è un caso che in ogni disordine che si rispetti esiste il “cassetto delle cianfrusaglie”. Un buco nero che inghiottisce pressoché tutto e nel quale si fa poi una fatica improba per recuperare qualche cosa, persino se voluminosa. Tutte le volte in cui dovete conservare piccoli oggetti in un cassetto, usate gli appositi divisori. Servono per le posate in cucina, per la cancelleria nella scrivania, o per le cose indispensabili ogni giorno (occhiali da sole, chiavi).

8. Andare in verticale

Che cosa succede quando prendete qualcosa in fondo a una pila? Si rovescia tutto, appunto!
Per evitare questa situazione da incubo, sfruttate lo spazio in verticale: per aumentare la capacità dei mobiletti riponete le teglie piatte e i vassoi in un supporto verticale e usate ganci a parete per fermare, per esempio, scope e mocio in modo da non farli rovesciare.

9. Scegliere il contenitore giusto

Può essere deprimente scoprire che alcuni degli oggetti a voi più cari – vecchie fotografie di famiglia, il vestito da sposa della mamma – si sono rovinati perché sono stati conservati in maniera sbagliata.

Prendete misure preventive scegliendo il contenitore appropriato. Le fotografie e i cimeli di carta vanno conservati in album o contenitori ben protetti dalla luce e dal calore, privi di acidi, i tessuti in apposite scatole o custodie traspiranti.

10. Conservare gli oggetti pesanti in basso

Non si dovrebbe mai stare in equilibrio su una scaletta mentre si cerca di sollevare qualcosa di pesante.

Tenete gli oggetti pesanti ad altezza della vita o al di sotto, comprese le scatole, le attrezzature da cucina (le pentole in ghisa pesano una tonnellata!) e qualunque altra cosa che richieda un certo sforzo per sollevarla.

E se abitate in un Paese a rischio di terremoti, questa regola è ancora più importante: non vorrete certo che gli oggetti pesanti cadano dai pensili finendo in testa a qualcuno.

Bene: ho finito e quindi non mi resta che augurarvi buon lavoro!